Il Centro Storico di Mottola
Il Centro Antico di Mottola emerge sul cocuzzolo dell’amena collina a 387 metri s.l.m., con il suo austero e sobrio quartiere medioevale Schiavonia.
Costruito interamente con la tenera roccia locale, definita tufo, esso si presenta completamente imbiancato a calce, come vuole la tradizione dei piccoli centri rurali pugliesi. Le candide viuzze, interamente lastricate a chianche, anch’esse di derivazione locale, conducono ad una serie di caratteristiche piazzette, tra cui Largo Chiesa Madre, Largo San Nicola e Largo Mater Domini.
Sede vescovile dall’XI secolo fino al 1818, Mottola ha una Chiesa ex-cattedrale, dalla facciata tardo gotica, dedicata all’Assunta.
Le altre chiese del centro storico da visitare sono la Chiesa dell’Immacolata, la Chiesa del Carmelo e la Chiesa del Rosario.
Largo Chiesa è la piazzetta su cui si affaccia la chiesa madre, dedicata all’Assunta, ex-cattedrale. Qui, ove un tempo vi era il Palazzo del Vescovo e il Seminario, ora vi è un serbatoio piezometrico dell’Acquedotto Pugliese, costruito negli anni ’30.
La Chiesa ex-Cattedrale di S. M. Assunta, dalla facciata in tipico stile romanico pugliese, fu costruita nel XII secolo e successivamente ristrutturata, ampliata ed orientata liturgicamente. E’ dotata di un bel campanile trecentesco, riconosciuto come monumento nazionale dal 1890.
La Chiesa di Maria SS. del Carmelo nacque nel 1699 come oratorio della Confraternita della SS. Madonna del Carmelo e del Purgatorio, e conserva, nei locali della Confraternita, le statue ottocentesche dei Misteri, realizzate in cartapesta, che rappresentano il clou della spettacolare processione tenuta al mattino del Sabato santo.
Largo Mater Domini, su cui un tempo si affacciavano ben tre chiese, successivamente distrutte, si rinviene, a testimonianza della loro presenza, una lesena listellata d’ordine jonico databile al XIV secolo.
Largo San Nicola prende il nome dell'antichissimo convento di S. Nicola dei Greci Bizantini, che la leggenda vuole edificato nel VI secolo dai bizantini e distrutto dai Saraceni nel IX secolo. Presso lo slargo si apriva, in epoca medievale e moderna, la Porta Nuova.
La Chiesa della Vergine del Rosario, commissionata dalla confraternita dedicata alla Vergine del Rosario, fu costruita appena fuori delle mura e della Porta Vecchia della città fortificata, tra il 1649 ed il 1700. Un’autentica rarità è rappresentata in questa chiesa: la presenza della Via Matris, variante antica e poco conosciuta della Via crucis. Essa è rappresentata con sette tavole o stazioni.
La Chiesa dell'Immacolata ci appare con la sua semplice e lineare facciata settecentesca di stile neoclassico, ingentilita dal campanile risalente alla fine dell'800. La decorazione interna degli stucchi che ornano le pareti, il soffitto e gli altari è in stile tardo barocco, con alcune pitture di particolare pregio artistico effigiate in stile neoclassico sulla volta del tempio, risalenti al XVIII secolo.