Abbarbicata sul cocuzzolo di un’imponente collina della Murgia Tarantina, al confine con la provincia di Bari e a soli 40 minuti da Matera, il Comune di Mottola è parte del Parco Regionale della Terra delle Gravine.
Dalla visita al centro storico ai Villaggi rupestri, passando dai Santuari mariani alle Grotte di Dio. In questa pagina puoi scoprire tutti gli itinerari più suggestivi di Mottola che possiamo sperimentare insieme.
I querceti di Mottola – veri e propri monumenti ecologici a testimonianza del primitivo manto naturale della Puglia – sono in gran parte misti, a Leccio, Roverella, Spinosa, Fragno. Quest’ultima, tra le più rare, è limitata ad un areale molto ristretto, cioè ai territori di Taranto, Bari, Brindisi e Matera.
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È lungo lame e gravine che la macchia mediterranea offre il suo migliore spettacolo di colori ed essenze. Il biotopo della lama che fa da cornice alla chiesa rupestre di San Nicola rientra nella fascia vegetazionale climax dell’Olivastro-Carrubo, specie quasi scomparse perché sostituite con altre colture.
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Dalla scalinata monumentale medioevale, scolpita nella roccia, scenderemo in gravina, per visitare il Villaggio di Petruscio, con le sue tipiche case-grotta, caratterizzate da una particolare architettura e divisione dello spazio interno ed esterno, funzionale agli usi domestici contadini e pastorali. Seguirà la visita di un importante edificio rupestre, identificato dagli studiosi come Casa dell’Igumeno per la sua particolare architettura, unica in tutto il villaggio, ad essere così curata e raffinata.
Infine, visiteremo la più importante delle tre chiese rupestri del villaggio, battezzata Cattedrale dagli studiosi, per la sua imponenza, probabilmente scavata in epoca alto-medioevale.
Nel Villaggio di Casalrotto sarà curioso e interessante visitare un complesso di grotte, che alcuni studiosi identificano come un monastero italo-greco, in cui si è svolta la sceneggiatura del film fantasy “Il racconto dei racconti” (Tale of tales) del regista Matteo Garrone (2015), divenendo la Casa dell’Orco e della Principessa.
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Si visitano le quattro chiese rupestri mottolesi più importanti per affreschi – databili dall’XI al XIV secolo, e architetture: quella di Santa Margherita o Marina per gli orientali, patrona delle gestanti, quella di Sant’Angelo, unica nel suo genere in Italia perché a due piani, quella di San Nicola di Myra, che conserva uno dei più antichi affreschi del Santo taumaturgo e, infine, quella di San Gregorio, un vero gioiello d’architettura sacra scavata.
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L’atmosfera di queste deliziose cappellette di campagna, ancora frequentate dai fedeli, è profondamente intrisa di devozione: oggi come nell’antichità, i pellegrini si raccolgono in preghiera a richiedere una grazia alla Vergine Maria.
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Il Centro Antico di Mottola emerge sul cocuzzolo dell’amena collina a 387 metri s.l.m., con il suo austero e sobrio quartiere medioevale Schiavonia. Costruito interamente con la tenera roccia locale, definita tufo, esso si presenta completamente imbiancato a calce, come vuole la tradizione dei piccoli centri rurali pugliesi.
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Le 10 tappe, racchiuse in questo meraviglioso tour, soddisfano la curiosità di chi voglia conoscere in maniera abbastanza completa le bellezze storiche, artistiche e ambientali di Mottola. Dall’antico centro storico medioevale, la Schiavonia, ai tre Santuari Mariani, alle quattro Mirabili Grotte di Dio, ai due Villaggi Rupestri, con colazione, visita a bottega artigiana, pranzo al sacco, cena in ristorante convenzionato.
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