I Santuari Mariani

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I Santuari Mariani di Mottola

In queste deliziose cappellette di campagna, tutt’ora frequentate dai fedeli, l’atmosfera è profondamente intrisa di devozione: oggi come nell’antichità, i pellegrini si raccolgono in preghiera a richiedere una grazia alla Vergine Maria. Le più caratteristiche da visitare sono: La Cappella della Madonna di Costantinopoli, la chiesa Santuario rupestre della Madonna delle Sette Lampade e la chiesa  Santuario rupestre della Madonna del Carmine.
Scopriamole insieme…

Cappella della Madonna di Costantinopoli

La Cappella della Madonna di Costantinopoli, identificata con la Madonna dei Pellegrini, è davvero minuscola, ma graziosa, realizzata in tufo, a secco, a pianta quadrata e a volta piana, con un altare e due piccole nicchie laterali e resti di affreschi della Vergine Odegitria tra San Rocco e San Sebastiano. Fino alla fine dell’800 da qui partiva, il 25 marzo di ogni anno, una suggestiva cavalcata fino alla Chiesa dell’Annunziata di Mottola.

Il Santuario rupestre della Madonna delle Sette Lampade

La Cappella della Madonna delle Sette Lampade, rupestre, secondo la tradizione fu riportata alla luce nell’800, dopo l’apparizione in sogno della Vergine ad una povera donna ammalata di colera. Dalle volte decorate a finte travi e a croci, ha due navate e due absidi. Sulle calotte absidali, nascosti dietro pannelli murali ottocenteschi, sono ancora visibili gli affreschi originari, tra cui quello di un Cristo Pantocratore tra la Vergine e il Battista

Il Santuario rupestre della Madonna del Carmine

La Cappella della Madonna del Carmine, riscoperta nel ‘500 da un sacerdote, cui era apparsa in sogno la Vergine, ha pianta quadrata e volta piana. E’ per le numerose guarigioni miracolose, attribuite alla Vergine, specialmente ai giovani, che questi ultimi si recano in pellegrinaggio votivo, per tradizione, ogni sabato di Quaresima. Interessanti gli affreschi votivi, a ringraziamento di due guarigioni di giovani, afflitti da malattie della sfera sessuale.