Chiesa rupestre di San Leonardo

La chiesa ipogea ha origine con ogni probabilità da una tomba a camera d’età classica, riadattata a luogo sacro in età altomedioevale. Vi si accede attraverso un corridoio o dromos in discesa ed attualmente presenta una vasta aula rettangolare con un solo pilastro quadrangolare.

La volta è piana e parzialmente crollata; ad est vi è una semi-iconostasi e quindi il bema, leggermente rialzato, che presenta l’abside semi-circolare, ed il solo diaconicon alla sua sinistra. Infatti, l’escavazione, alla destra dell’abside, della prothesis – l’altro elemento costante dell’architettura bizantina del bema – sembra essere stata interrotta per dissesti statici nel banco di roccia.

Notevole la dotazione degli affreschi sacri della chiesa rupestre: a partire da sinistra, sul setto iconostatico troviamo effigiati i resti dei ritratti degli apostoli Sant’Andrea e San Pietro, quindi un santo diacono, probabilmente Santo Stefano; sul primo pilastro, un San Nicola, affiancato dall’Arcangelo Gabriele sul muretto semi-crollato di accesso all’abside, e la Vergine Annunziata sul setto opposto, affiancata al pilastro, ove restano labili tracce di una aureola.

Nel sottarco tra i due pilastri sono dipinti dei Santi Medici San Cosma (a destra) e San Damiano (a sinistra), di influsso comneno, risalenti al XIII secolo. Anche il San Paolo Eremita e il Sant’Antonio Abate, affrescati nel sottarco tra l’aula e il diaconicon, appartengono all’arte bizantina conservatrice di questo periodo.

Nell’abside è effigiata una bella rappresentazione di scuola bizantina del Pantocratore in déesis risalente al XIV secolo. Tracce di altri affreschi sono rinvenibili sul pilastro dell’aula e sulla parete ovest della cripta, quest’ultima raffigurante, molto probabilmente, una Annunciazione.

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