Chiese rupestri del circuito urbano

Dalla chiesa della Candelora, famosa per i suoi dipinti parietali che sembrano ricalcare i modelli decorativi della Cappadocia rupestre, a quella di Sant’Antonio Abate, molto suggestiva per la sua ambientazione sotto il vecchio ospedale cittadino e, infine, a quella di San Leonardo, probabilmente ricavata da una precedente tomba a camera d’età classica.

Chiesa rupestre della Candelora

La chiesa rupestre della Candelora, dalle volte decorate a motivi diversi, vanta, tra gli altri, due affreschi davvero inusuali in ambito rupestre: la “Presentazione di Gesù al Tempio” e la “Vergine che porta per mano il Bambino/Cristo Trofeo”. In quest’ultimo il Figlio, in età scolare, tiene in mano un cestino contenente uova o pani, a simbolo del suo sacrificio nel corpo e nel sangue come nutrimento di salvezza per l’umanità.

Chiesa rupestre di San Leonardo

Alla chiesa rupestre di San Leonardo, forse ricavata da una preesistente tomba a camera d’ età classica, si accede da un corridoio o dromos in discesa. Tra quelli dei numerosi santi effigiati, spiccano gli affreschi degli Anargiri San Cosma e San Damiano, patroni della città.

Chiesa rupestre di Sant’Antonio Abate

Il grande complesso ipogeico di Sant’Antonio Abate, nascosto nei sotterranei del vecchio ospedale Pagliari, è il risultato di due chiese ipogee, entrambe binavate ed orientate ad est, un tempo divise da un diaframma di roccia. Tre affreschi ritraggono il Santo titolare della chiesa, fra i numerosi altri, fra cui un bel dittico di Santa Elena e San Leonardo.