Il Medioevo Sacro: la ierofania rupestre nella chiesa di San Nicola di Mottola
Cosa e’ una ierofania?
Si tratta di una manifestazione di ciò che è sacro, che da sempre l’uomo può sperimentare e percepire come reale, grazie ad un normale oggetto (albero, pietra, finestra di uno spazio sacro).
Sin dalla fine dell’XI secolo, a Mottola, nella chiesa rupestre di San Nicola di Myra – nota come la Sistina delle chiese rupestri d’Italia meridionale – avviene una millenaria ierofania, grazie a una finestrella circolare o gnomone.
Il fenomeno consiste nella proiezione di un fascio di luce solare che, penetrando dalla finestrella, ad una determinata ora del pomeriggio, intorno agli equinozi, colpisce ed illumina perfettamente il cuore del Santo.
Mentre le reliquie di San Nicola giungevano in quel periodo da Myra a Bari, e venivano successivamente riposizionate nella basilica barese edificata in suo onore, nella chiesa rupestre mottolese a lui dedicata veniva affrescata una delle sue più antiche immagini. Grazie alla volontà della committenza e all’abilità di un esperto magistro-architetto, nella sua parete occidentale, a destra dell’ingresso, veniva scavata la misteriosa finestrella o foro gnomonico.
Possiamo bene immaginare l’emozione che potevano provare i pellegrini che, nel cuore del medioevo, varcavano la soglia della chiesa rupestre di San Nicola di Mottola in corrispondenza degli equinozi di primavera e d’autunno, per assistere a questa incredibile ierofania!
Ebbene, ancora oggi è possibile sperimentare questa emozionante “magia” quasi millenaria, che si ripete tutti gli anni, in determinati giorni e orari!!!
PER INFO E PRENOTAZIONI: MARIA GROTTOLA, guida turistica abilitata
TEL: 3493269302