Tour “MOTTOLA IN LUNGO E IN LARGO” da 1 persona in su
Appuntamento (giorno e ora da concordare) presso parcheggio supermercato Penny Market, ai piedi di Mottola, in zona periferica, facilmente raggiungibile da qualsiasi direzione di provenienza.
Il tour ha inizio con una bella colazione, o un ottimo caffè, al bar Belvedere di Mottola, situato nell’omonimo Largo, la cosiddetta “Rotonda” per i mottolesi, punto panoramico, da cui si può ammirare il golfo di Taranto, fino ai monti della Calabria. Per chi non ha provveduto da casa a portarsi il pranzo al sacco, qui sarà possibile procurarsi un panino da consumare in pausa pranzo.
Percorreremo Corso Vittorio Emanuele, il cosiddetto “Burij” per la gente del luogo: è il cuore del pregevole borgo otto-novecentesco, da cui si giunge al candido quartiere medioevale Schiavonia.
Piccola sosta presso Agorà, Artigianato pugliese ed Arte Sacra.
Scenderemo dalla collina per visitare tre deliziosi Santuari mariani, meta, soprattutto nell’antichità, di intensi pellegrinaggi votivi: la minuscola chiesetta della Madonna di Costantinopoli, la chiesa rupestre della Madonna delle 7 Lampade e, infine, la chiesa rupestre della Madonna del Carmine o Madonna Abbasc’.
Piccola pausa di pranzo al sacco, presso un’area scelta a discrezione dell’organizzazione, prima o tra le tappe seguenti.
Sarà la volta de Le Mirabili Grotte di Dio: il nome ne lascia intendere l’importanza, in ambito rupestre pugliese e lucano, sia per architetture sia per affreschi, questi ultimi realizzati “alla maniera greca” secondo gli studiosi più accreditati. Si tratta delle chiese di San Nicola di Myra, nota come la Sistina in rupe; di quella di Santa Margherita, vera perla in ambito rupestre sacro, a detta degli esperti; di quella di Sant’Angelo, unicum in Italia per essere scavata su due piani ipogei e, infine, di quella di San Gregorio, gioiello di raffinata architettura sacra scavata.
Ammireremo, affacciati ad una balconata rupestre, l’imponente villaggio ipogeo, di circa duecento case-grotta, scavato all’interno della gravina di Petruscio. Visiteremo anche il villaggio ipogeo, di circa cento case-grotta, scavato nella lama di Casalrotto: in particolare, qui visiteremo il cosiddetto monastero italo-greco, da noi ribattezzato Casa dell’Orco e della Principessa, perché scelto come set cinematografico dal regista Matteo Garrone nel suo film fantasy Il racconto dei racconti (2015).
Cena su prenotazione (da specificare al momento della prenotazione del tour) presso un buon ristorante raccomandato e convenzionato con l’organizzazione.